bluejade
La mia nuova casaè all’inizio del muro di Mèng,fra vecchi alberie resti di cadenti salici.L’altro, dopo di me,chi sarà?Vana la sua mestiziaper questa che fu mia.
La mia nuova capannaè sotto il vecchio muro:a volte salgoall’antico recinto.Il vecchio muronulla ha più del passato,uomini d’oggi, incuranti,vengono e vanno.
(da: “Poesie del Fiume Wang”, Traduzione dal cinese di Martin Benedikter, Einaudi, 1972)
D’autunno il monte accogliegli ultimi raggi;voli d’uccelli seguonoi primi stormi.Bagliore di smeraldoa tratti sparso s’accende.La foschia della seranon ha dove restare.
Dalla volta di luceall’ora che tramonta il sole,la voce degli uccellisi confonde con l’altra, del torrente.La verde via del ruscellovolge alla lontananza;gioia della solitudine,avrai tu mai fine?Wang Wei e P’ei Ti
(da: “Poesie del fiume Wang”, Traduzione dal cinese di Martin Benedikter, Einaudi, 1972)
Sul sentiero in disparte,al riparo delle sofore,nel segreto dell’ombrarigoglia il verde muschio.Rispondono, alla porta:appare, solo, e mi saluta, il servo.Credevo già venutoil monaco del monte.
A sud della porta,lungo le sofore,è il sentiero sul ciglio,che mena al lago I.Quando giunge l’autunno,piove molto sul monte;le foglie che cadononessuno le raccoglie.
(da:”Poesie del fiume Wang”, traduzione dal cinese di Martin Benedikter, Einaudi, 1972)
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