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Non solo la scrittura cinese è considerata una delle più affascinanti ma vanta anche una storia lunga millenni. I primi ritrovamenti risalgono al periodo neolitico, durante il quale in Cina regnava la dinastia Shang (circa 1600 a.C.-1046 a.C.).
In origine la scrittura cinese ideogrammi era di tipo pittografico, ma in secondo momento si è trasformata in una forma più stilizzata.
Il cinese non ha lettere, bensì caratteri i quali sono associati a un concetto. Ma i caratteri cinesi non costituiscono un sistema alfabetico ma piuttosto un sistema ideografico e simbolico.
Semplificando molto si può dire che il cinese è una lingua logografica: per scrivere una parola servono uno o più caratteri.
La scrittura cinese è composta da numerosissimi ideogrammi (circa 46.000), il che la rende molto complicata. Da uno studente giovane ci si aspetta che ne apprenda almeno 6.000, e che poi prosegua integrando quanto imparato durante il corso di studi. Gli scolari migliori arrivano a conoscere fino a 8.000 ideogrammi, un bravo professore di lettere ne sfoggia fino a 10.000. Nessun Cinese arriva mai a conoscerli tutti!
In realtà anche definire la scrittura cinese semplicemente in termini di ideogrammi, è un errore: gli ideogrammi sono infatti solo una delle categorie attraverso le quali la lingua cinese si esprime nella scrittura.
La scrittura cinese può dividersi così:
I caratteri sono definiti come unità grafiche composte da un numero variabile di tratti: ovvero le linee che possono essere tracciate senza staccare la penna (o il pennello) dal foglio. Esistono 8 tratti fondamentali, dalla cui combinazione nasce una serie più o meno infinita di caratteri:
Gli otto tratti fondamentali, sono:
1. il puntino 点 (diǎn)2. il tratto orizzontale 横 (héng)3. il tratto verticale 竖 (shù)4. l’uncino 钩 (gōu), che può essere aggiunto ad altri tratti5. il tratto ascendente da sinistra a destra che finisce a punta 提 (tí)6. la curvatura 弯 (wān), anch’essa da combinare ad altri tratti7. il tratto discendente da destra a sinistra, che termina a punta 撇 (piě)8. il tratto discendente da sinistra a destra, che termina “piatto” 捺 (nà)
Un radicale è un componente grafico dei caratteri cinesi utilizzato per trovare le parole sul dizionario.
I radicali nascono con la funzione di ordinare i caratteri, essendo impossibile un ordine alfabetico.
Ad esempio, un carattere con il radicale “cane” 犬 (con variante 犭), molto probabilmente riguarderà un animale a quattro zampe:
La maggior parte dei dizionari cinesi inizia con un indice dei radicali (部首检字表, bùshǒu jiǎnzìbiǎo), nel quale sono raggruppati i caratteri sotto il radicale di riferimento, come nei primi dizionari.
Il carattere è uguale per tutta la Cina e non contiene in sé nessuna indicazione sulla pronuncia. Questo è il motivo per cui la scrittura ha svolto una grande opera di aggregazione a livello storico.
I caratteri sono dunque combinazioni di un numero variabile di tratti: si va dai caratteri più semplici formati da un solo tratto (es: yi ‘uno’) a quelli più complessi formati da più di 20 tratti.
Data l’oggettiva difficoltà di apprendimento e di memorizzazione degli stessi, da sempre il numero dei caratteri conosciuti è metro di misura della cultura del singolo.
Nel cinese moderno esistono due set fondamentali di caratteri, quelli tradizionali (che realizzano il cinese tradizionale) e quelli semplificati (che realizzano il cinese semplificato)
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